Giovedì 20 marzo (ore
18:00 - ingresso libero) il cocktail bar Al Baffo in Via
Federico D’Aragona 19 a Lecce ospita un nuovo incontro della
rassegna "SuDesign | Dialoghi su design e dintorni".
Proseguono gli appuntamenti che anticipano l'edizione di Agorà Design, dedicata
quest'anno al tema "Il progetto necessario". Dal 2 al
5 ottobre a Martano si rinnoverà l'appuntamento con
il festival biennale che celebra la creatività e la
circolazione di idee sui temi culturali e sociali legati all’architettura e al
design, organizzato dalla cooperativa Radio Salentina, in
collaborazione con altri partner pubblici e privati, grazie all’impegno e al
sostegno del main sponsor Sprech. A breve sarà lanciato anche
il bando di partecipazione al concorso internazionale,
diviso nelle sezioni living e garden. Dopo gli
incontri con Tommaso Schiuma e Marco Giovinazzo e
la proiezione del documentario "Stones and Bricks | Pietre e
mattoni" del regista-ingegnere iraniano Saeid Shahparnia,
il nuovo appuntamento, ideato da Agorà Design, in collaborazione
con Sprech, Cultart, Al Baffo e Radici Gastronomia, accoglierà l'esperienza dei
direttori artistici e co-fondatori di Kiasmo, realtà pugliese di
design, moda, arte e architettura, contaminazioni che danno forma a un brand
contraddistinto da una assoluta coerenza stilistica e funzionale. Vincenzo
D'Alba (architetto, artista, designer, illustratore) e Francesco
Maggiore (ingegnere, docente, presidente della Fondazione Gianfranco
Dioguardi e direttore artistico di Cantiere Evento) dialogheranno con Stefania
Galante, docente di Design all'Accademia di Belle Arti di Lecce. Durante il
talk, Federico di "Al Baffo" delizierà i presenti con un cocktail
creato appositamente per l'occasione.
AGORÀ DESIGN
Da giovedì 2 a domenica 5 ottobre a Martano, nel cuore
della Grecìa Salentina, torna la manifestazione che, oltre a un ricco programma
di laboratori, talk, lectio magistralis, conferenze e workshop tematici
con architetti, designer, progettisti, creativi e imprenditori, è
caratterizzata dalla mostra che ospiterà i migliori
progetti del concorso internazionale aperto a professionisti e studenti. I
partecipanti saranno invitati a esplorare il delicato equilibrio tra
necessità contemporanee e buon design. Le proposte dovranno offrire
soluzioni originali che affrontino le sfide funzionali, sociali, ambientali e
umanitarie, dimostrando che un progetto è davvero “necessario” quando
risponde sia alle esigenze attuali sia ai principi senza tempo del buon design.
Attraverso idee di interior design o soluzioni outdoor, l’obiettivo è
interpretare la necessità come motore creativo, interrogandosi su come il
design possa migliorare la qualità della vita, rispettare l’ambiente e
adattarsi a una società in continua evoluzione.
IL TEMA
La parola "necessità" affonda le sue radici nel latino necessitas,
derivato da necesse, termine che indica ciò che è inevitabile, obbligatorio e
indispensabile. Nel tempo, il suo significato si è ampliato, comprendendo
concetti di bisogno, urgenza e mancanza di qualcosa di essenziale. Architettura
e design si sono sviluppati nella storia come risposte dirette alle necessità
umane, adattandosi alle risorse disponibili, alle tecnologie emergenti e ai
cambiamenti culturali. Se l’architettura è nata da materiali e tecniche
rudimentali, evolvendosi per riflettere i valori delle società, il design ha
inizialmente migliorato la funzionalità e l’estetica degli oggetti quotidiani,
fino a trasformarsi in una disciplina industriale capace di coniugare
artigianato e produzione di massa. Entrambi condividono un obiettivo comune:
rispondere a esigenze pratiche, sociali e culturali, evolvendo insieme
all’umanità. Oggi il concetto di necessità si intreccia con valori
contemporanei, dove sostenibilità, adattabilità, inclusività e innovazione
tecnologica guidano il progetto e lo rendono una risposta concreta alle sfide
attuali. La necessità non è sinonimo di eccesso. La filosofia del “Less, but
better” formulata negli anni ’70 da Dieter Rams continua a
ispirare i progettisti, invitandoli a creare soluzioni semplici ma efficaci. Il
suo decalogo sul buon design, ancora oggi punto di riferimento, sottolinea
l’importanza di progettare con intelligenza ed equilibrio, cercando soluzioni
innovative, funzionali, esteticamente valide, durature e sostenibili. Un
progetto è davvero necessario quando non solo soddisfa i bisogni del presente,
ma si inserisce armoniosamente in un contesto in continua evoluzione.
IL FESTIVAL
Il dialogo e l’incontro tra generazioni e culture diverse sono il cuore
di Agorà Design, un evento che, in oltre venticinque anni di
storia, ha assunto un respiro sempre più internazionale. Per le aziende del
settore design e architettura, investire in ricerca e sviluppo è fondamentale
per competere nel proprio mercato di riferimento. Valutare progetti originali,
sviluppare prodotti innovativi e acquisire competenze specializzate richiede
tempo e dedizione. Agorà Design nasce proprio per rispondere a
questa esigenza, offrendo uno spazio di confronto e sperimentazione. Dal 1996,
la manifestazione innesca un processo che parte da un’idea e si trasforma in
prodotto, favorendo l’incontro tra creatività, industria e mercato.
LE PRECEDENTI EDIZIONI
Dal 2017 la Sprech, azienda con competenze specializzate nell’ambito della
produzione e della distribuzione di soluzioni outdoor, ha preso infatti in
carico l’organizzazione del festival inserendo Agorà Design tra i progetti di
Responsabilità Sociale d’Impresa. Tra gli ospiti delle ultime quattro edizioni
(2017, 2018, 2021, 2023), il celebre architetto e urbanista Stefano
Boeri, Riccardo Falcinelli (uno dei più apprezzati graphic
designer italiani), Giovanna Castiglioni (vice presidente e
segretaria generale della Fondazione Achille Castiglioni), il brand
designer Antonio Romano (fondatore di Inarea, società leader
in Italia nell’ambito dei sistemi di identità per imprese, gruppi o
istituzioni), Peter Pichler (Peter Pichler
Architecture), Benedetta Tagliabue (architetta e docente
dell'Università politecnica della Catalogna), Walter Mariotti (direttore
editoriale di Domus), Marco Rainò (architetto, designer e
curatore indipendente), Florinda Saieva (Farm Cultural
Park), Francesco Pagliari (critico d’architettura e d’arte e
redattore per The Plan), Roberto Palomba (fondatore insieme a
Ludovica Serafini del celebre studio Palomba + Serafini), Francesco
Zurlo (docente del Politecnico di Milano e fondatore di
Poli.Design), Gianpiero Alfarano (docente della Facoltà di
Architettura di Firenze e specialista nel campo della transizione
ecologica), Novella B. Cappelletti (giornalista e architetto
del paesaggio), Patrizia Catalano (redattrice della
rivista Interni), Simona Bordone (curatrice indipendente e
redattrice per Domus) e tanti altri prestigiosi nomi dell’architettura e del
design. Il coinvolgimento degli Ordini Professionali degli architetti,
giornalisti, ingegneri, delle istituzioni locali, del mondo associativo e delle
scuole ha permesso di ampliare il pubblico di riferimento e aumentare la
visibilità sul territorio nazionale e internazionale.
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