venerdì 14 marzo 2025

OGGI A TRICASE Stalking e Femminicidio: un Convegno per Rompere il Silenzio

L’Associazione Nazionale Carabinieri – Sezione Brig. Antonio Cezza M.A.V.M. Tricase, Istituto Comprensivo via Apulia – Tricase,  l’Associazione Le Ali del Sorriso, il Presidente Lgt – Luigi Stefanizzi, con il Patrocinio del Comune di Tricase

presentano

Stalking e Femminicidio: un Convegno per Rompere il Silenzio

venerdì 14 marzo 2025 alle ore 17:30

Sala del Trono di Palazzo Gallone, Piazza Pisanelli a Tricase

Durante il convegno sarà presentato il libro Stalking - Storie di un crimine ordinario *del Dr. Antonio Russo edito da I Quaderni del Bardo Edizioni di Stefano Donno, un’opera che esplora le drammatiche realtà della violenza di genere. Dopo i saluti istituzionali del Sindaco di Tricase, Antonio De Donno, interverrà il Dr. Stefano Donno, editore di Quaderni del Bardo. Parteciperanno inoltre gli studenti dell’Istituto Comprensivo via Apulia Tricase, segno dell’importanza di educare le nuove generazioni alla parità e al rispetto. Modererà l’evento il Lt. Giuseppe Stefanizzi, presidente della Sezione.

La violenza contro le donne rimane un’emergenza sociale nel nostro Paese, un “virus letale” che continua a mietere vittime nonostante le leggi e le convenzioni internazionali. I dati parlano chiaro: dal 2017 al 2023, i femminicidi in Italia hanno registrato numeri drammatici – 123 nel 2017, 142 nel 2018, 94 nel 2019, circa 91 nel 2020 (di cui 81 in ambito familiare), 103 nel 2021, 89 nel 2022 e 50 solo nei primi sette mesi del 2023. Una donna ogni tre giorni perde la vita per mano di un partner o un ex, spesso dopo aver denunciato inutilmente il proprio stalker. Il 44,6% delle vittime aveva chiesto aiuto senza ricevere protezione adeguata, evidenziando un fallimento delle istituzioni e delle leggi, dalla normativa sullo stalking (2009) al Codice Rosso (2019).

Molte donne non denunciano per paura, sfiducia nello Stato o dipendenza economica, intrappolate in una “gabbia” di isolamento e violenza. La cultura patriarcale, ancora radicata, e un linguaggio che perpetua disuguaglianze di genere alimentano questo dramma. È urgente un cambiamento culturale e sociale, a partire dall’educazione e da politiche concrete di tutela delle vittime.

In questo contesto, l’Associazione Nazionale Carabinieri – Sezione Brig. Antonio Cezza M.A.V.M. Tricase, con il patrocinio del Comune di Tricase e in collaborazione con l’Istituto Comprensivo via Apulia Tricase e l’associazione Le Ali del Sorriso, organizza il convegno “Stalking e Femminicidio”, un momento di riflessione e confronto per affrontare questa emergenza.

L’evento si terrà venerdì 14 marzo 2025 alle ore 17:30 presso la Sala del Trono di Palazzo Gallone a Tricase. Durante il convegno sarà presentato il libro Stalking - Storie di un crimine ordinario *del Dr. Antonio Russo, un’opera che esplora le drammatiche realtà della violenza di genere. Dopo i saluti istituzionali del Sindaco di Tricase, Antonio De Donno, interverrà il Dr. Stefano Donno, editore di Quaderni del Bardo. Parteciperanno inoltre gli studenti dell’Istituto Comprensivo via Apulia Tricase, segno dell’importanza di educare le nuove generazioni alla parità e al rispetto. Modererà l’evento il Lt. Giuseppe Stefanizzi, presidente della Sezione.

Il convegno si propone di sensibilizzare la comunità e le istituzioni sulla necessità di un intervento urgente: maggiore supporto alle vittime, pene certe per gli stalker e un impegno culturale per sradicare la violenza di genere. È un’occasione per rompere il silenzio e dare voce a chi, troppo spesso, non viene ascoltato.

Invitiamo cittadini, associazioni e istituzioni a partecipare a questo importante momento di dialogo.

 

 

*SCHEDA DEL VOLUME DI ANTONIO RUSSO – STALKING STORIE DI UN CRIMINE ORDINARIO

 

“Stalking, Storie di un crimine ordinario” è il titolo nel nuovo capolavoro saggistico del criminologo e attivista Antonio Russo. Un titolo, quello del saggio edito dalla casa editrice leccese “I Quaderni del Bardo Edizioni” di Stefano Donno, che è candidato ad essere uno dei più efficaci libri di prevenzione verso una grande piaga sociale: la violenza contro le donne in tutte le forme nelle quali essa viene esercitata. Partendo da un completo excursus storico, giuridico e criminologico il libro “Stalking, Storie di un crimine ordinario” si rivela essere un vero e proprio manuale per il profiling e la prevenzione della fattispecie criminologica.

Il cuore pulsante dell’opera sono le testimonianze di donne, vittime e guerriere, che condividono le loro storie di figlie, mogli, compagne e madri, vissute all’ombra della violenza subita per mano di quell’uomo che aveva promesso di amarle e proteggerle. Un “amore malato” fa da sottofondo alle tragedie – narrate dalle protagoniste – che vedono la complicità di uno Stato ancora indifferente o, forse, non troppo “maturo” per impedire che le donne possano essere vittime di quei comportamenti criminosi posti in essere da un uomo maltrattante; i dati espressi dalle indagini statistiche nazionali e internazionali mostrano una realtà allarmante: innumerevoli sono le donne maltrattate e, nei casi più gravi, uccise per mano di colui che avrebbe dovuto amarle incondizionatamente. “Gestire il dolore di una violenza del genere è una delle più grandi sofferenze che si possano provare. Essere violata nei propri diritti ti rende impotente nell’anima e nella mente. Uscirne è un calvario, forse più acuto dello stesso momento in cui la bellezza della vita svanisce. La più grande forza è la metabolizzazione di ciò che subisci e la trasformazione in una lotta che possa servire all’umanità” afferma la dott.ssa Francesca della Valle nella prefazione a sua cura del libro del “paladino della lotta” Antonio Russo.

Composto da “note alla lettura” curate da Francesca Brandi, Antonia Depalma, dall’avv. Benito Sposato e dall’avv. Vincenzo Piserchia e dalla postfazione a firma del consigliere regionale della Puglia, Donato Metallo, l’opera è completa di ogni informativa utile a prevenire e combattere il crimine della violenza e dello stalking grazie alla ricchezza ed accuratezza delle informazioni contenute, che fungono da vero e proprio supporto; di estrema utilità sono, a questo proposito, i contenuti relativi agli strumenti tecnici per la difesa dagli atti persecutori che ledono quei diritti inviolabili garantiti dalla Carta Costituzionale e dalle numerose disposizioni legislative internazionali.

“Stalking, storia di un crimine ordinario” è, dunque, un libro saggistico destinato principalmente alle vittime del reato di violenza e stalking, agli esperti e ai cultori della materia giuridica e si propone di sensibilizzare la società affinché, con consapevolezza, non vi sia “mai più una di meno”.

 

Info link ai volumi de I Quaderni del Bardo Edizioni di Stefano Donno nella sezione blog

https://www.quadernidelbardoedizionilecce.it/

 

 

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Sabato 15 marzo | LECCE | Visita guidata gratuita al Parco Archeologico di Rudiae per la Giornata nazionale del paesaggio

 Anche nel 2025 il Parco Archeologico di Rudiae a Lecce aderisce alla Giornata nazionale del paesaggio, istituita dal Ministero della Cultura nel 2016 e celebrata il 14 marzo di ogni anno con l'obiettivo di promuovere la cultura del paesaggio in tutte le sue forme e a sensibilizzare sul tema i cittadini e le cittadine. Per l'occasione, sabato 15 marzo dalle 15:00 alle 17:00 (ingresso libero | prenotazione consigliata 3491186667 - 3495907685 - info@parcoarcheologicorudiae.it) si potrà visitare gratuitamente uno dei siti archeologici più importanti del Salentooggi fruibile grazie al partenariato pubblico-privato per la promozione e valorizzazione stipulato tra la Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per le province di Brindisi e Lecce e A.R.Va srl - spin off dell'Università del Salento, anche sulla base di un preventivo accordo tra la Soprintendenza e il Comune di Lecce. Grazie agli archeologi Pio Panarelli (A.R.Va. - Archeologia Ricerca e Valorizzazione) e Giuseppe Muci (Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per le province di Brindisi e Lecce), si andrà alla scoperta della città prima messapica (VII sec. a.C.) e poi romana (III sec. a.C.), nota soprattutto per aver dato i natali al padre della letteratura latina Quinto Ennio (239-169 a.C.) e dell'anfiteatro romano, costruito durante il regno dell’imperatore Traiano (98-117 d.C.). A seguire, nel cortile del vicino IISS "Presta - Columella", una degustazione di pietanze ispirate all'antica Roma, realizzate dalle studentesse e dagli studenti dell'istituto agrario-alberghiero. Gli scavi, avviati sin dalla seconda metà dell'ottocento grazie al Duca Sigismondo Castromediano con la direzione di Luigi De Simone, hanno riportato alla luce aree di necropoli, tombe ipogee scavate nella roccia, porzioni delle fortificazioni messapiche, oltre a tratti di strade basolate, luoghi di culto ed edifici pubblici di età romana. Al centro dell’insediamento, nel paesaggio della Valle della Cupa, si conserva l’Anfiteatro romano. Lecce può vantare, infatti, due anfiteatri romani a distanza di pochi chilometri: quello di Lupiae in Piazza Sant'Oronzo, nel cuore della città, e quello dell'antica Rudiae, nelle campagne alle porte del capoluogo salentino sulla via per San Pietro in Lama. Durante le visite (ogni sabato alle 17:00 e domenica alle 11:00 - ingresso 8/6 eurosarà ricordata anche la figura di Otacilia Secundilla, una giovane donna romana vissuta duemila anni fa che, con la sua opera filantropica ha donato le economie proprio per la costruzione dell’Anfiteatro.  Info e prenotazioni  3491186667 - 3495907685 - parcoarcheologicorudiae.it.


LA VISITA
Il percorso di visita di Rudiae prende avvio dall’area di Fondo Acchiatura. Qui è possibile visitare le strutture archeologiche messe in luce nel corso dei vecchi scavi degli anni ’50, ovvero le due strade basolate ortogonali, il luogo di culto e l’ipogeo ellenistico, al quale non è possibile accedere. Dopo aver visitato i resti archeologici di Fondo Acchiatura, il percorso prosegue sul lato nord dove un varco nel muro a secco consente un’affascinante veduta dall’alto dell’anfiteatro al quale si accede mediante una rampa di scale in acciaio situata in corrispondenza dell’ingresso sud del monumento; il sito è parzialmente fruibile anche per persone con disabilità motoria, poiché è presente un percorso semi-sterrato lungo il lato est che, attraverso una rampa in terra, permette di scendere nell’anfiteatro dall’ingresso nord. La visita, supportata dal virtual tour su tablet e da pannelli con foto, ricostruzioni virtuali e illustrazioni grafiche, permetterà di scoprire tutte la fasi di vita e monumentalizzazione dell’area, a partire dall’Età messapica, quando fu realizzata la cisterna (lacus) per la raccolta delle acque meteoriche, fino ad arrivare alla costruzione dell’anfiteatro nei primi anni del II sec. d.C., durante il regno di Traiano. In seguito, si risale dalla rampa in terra e da lì si percorre la stradina perimetrale che consente una vista stupenda del settore ovest, dove è possibile osservare la stratificazione delle strutture del lacus, dell’anfiteatro e del muretto a secco ottocentesco, impreziosita dalla presenza degli ulivi. Oltre agli aspetti archeologici, il sito, distante dall’inquinamento acustico della città, è caratterizzato da un silenzio suggestivo, interrotto solo dal frinire delle cicale, e dagli aromi delle presenze botaniche mediterranee (timo, rucola a fiori bianchi, orchidee, ecc.), in grado di sviluppare molteplici percezioni sensoriali.

ARCHEOLOGIA A RUDIAE
Rudiae fu descritta già nel XVI secolo da Antonio De Ferraris, meglio noto con il nome di Galateo, il quale, nel Liber de Situ Japigiae (1558), denunciò per primo le distruzioni provocate nell’area archeologica dai lavori agricoli. Il luogo rimase a lungo in stato di abbandono e fu oggetto di ritrovamenti sporadici sino alla seconda metà dell’800, allorché, con l’istituzione della ‘Commissione Conservatrice dei Monumenti Storici e di Belle Arti di Terra d’Otranto’, il duca Sigismondo Castromediano promosse alcune campagne di scavo dirette da Luigi De Simone (1869-1875). Le indagini portarono alla luce alcuni ipogei, numerose tombe, ceramiche figurate di produzione attica e italiota ed epigrafi messapiche e romane, che andarono a formare il nucleo principale del Museo Provinciale di Lecce, costituito nel 1868 su volontà del Castromediano. Tra il 1957 e il 1959, la Soprintendenza alle Antichità condusse due campagne di scavo proprio in questo settore. Le indagini condotte sul campo da Giovanna Delli Ponti riportarono alla luce due ipogei ellenistici, tratti di strade basolate ed edifici monumentali di età repubblicana. Nel 1970 la zona compresa entro il limite delle mura messapiche fu sottoposta a vincolo archeologico per favorirne la tutela, senza che ciò comportasse, però, un programma di indagini sistematiche. Alla metà degli anni ’80 venne presentata al Ministero la proposta d’esproprio di Fondo Acchiatura e con la successiva acquisizione venne istituito il parco archeologico di Rudiae. Negli ultimi due decenni, le indagini topografiche realizzate dal Laboratorio di Topografia Antica e Fotogrammetria del Dipartimento di Beni Culturali dell’Università del Salento hanno consentito la redazione della carta archeologica del sito. A partire dal 2011 si è effettuato lo scavo dell’anfiteatro di Rudiae, in collaborazione tra Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le Province di Brindisi, Lecce e Taranto e Comune di Lecce, in un’area dell’insediamento messapico acquisita di recente dall’Amministrazione comunale, grazie ad un finanziamento PRUSST. Le ricerche hanno messo in luce quasi interamente l’anello perimetrale del monumento, i corridoi radiali (vomitoria) che dividevano la cavea in cunei e parte delle sostruzioni sulle quali poggiavano le file di sedili. Sempre nel 2011, nell’ambito del progetto di valorizzazione promosso dalla Direzione Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici della Puglia, sono stati condotti saggi di scavo nel settore nord-occidentale della cinta muraria di Rudiae. Gli scavi hanno interessato un tratto del fossato esterno e della possente fortificazione messapica, foderata sia verso l’interno che verso l’esterno da strutture murarie in opera quadrata con blocchi di calcare, per uno spessore complessivo di ca. 8 m. Lo scavo dell’anfiteatro è ripreso a partire dal novembre 2014 sino al settembre del 2015, con finanziamenti POIn FESR 2007-2013 (Valorizzazione delle aree di attrazione culturale – Linea 1), ed ha permesso di riportare in luce la metà sud dell’edificio da spettacolo sino al livello dell’arena. Tra il 2016 e il 2017, il nuovo progetto di recupero e valorizzazione dell’area archeologica di Rudiae, finanziato con fondi FSC 2007/2013, ha consentito di riportare alla luce il settore settentrionale del monumento e di effettuare un primo intervento conservativo delle strutture murarie, oltre al riposizionamento in situ di alcuni blocchi. Le attività sul campo, con il coordinamento scientifico di Francesco D’Andria, dirette dagli architetti Enrico Ampolo e Roberto Bozza, sono state effettuate dalle imprese Nicolì SpA (2014-2015) e De Marco SRL-Lithos SRL (2016-2017), con l’assistenza archeologica della società Archeologia Ricerca e Valorizzazione SRL (A.R.Va), spin-off dell’Università del Salento.
 
Il Parco Archeologico di Rudiae dista da Lecce circa 3 km in direzione sud-ovest. L’ingresso al Parco, dotato di un parcheggio interno nell’area di Fondo Acchiatura, è situato in Via A. Mazzotta (40°19'55.6" N 18°08'46.3" E), di fronte all’IISS Presta Columella. Per la visita (della durata di circa un'ora) si consigliano scarpe comode, copricapo/cappellino e acqua.

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@parcoarcheologicorudiae

Per info e prenotazioni
3491186667 - 3495907685

LECCE