giovedì 12 dicembre 2024

Lettera aperta al Sindaco di Cannole Leandro Rubichi

 Gentile Sindaco di Cannole Leandro Rubichi,

Scrivo in qualità di responsabile del Dipartimento Cultura del Movimento Regione Salento, portandovi un messaggio che nasce dal profondo legame che tutti noi nutriamo per questa terra straordinaria. Il Salento, con la sua storia millenaria, le sue tradizioni secolari e il suo patrimonio artistico e culturale immenso, è un tesoro inestimabile che merita di essere valorizzato e promosso in ogni sua sfaccettatura.

Il nostro Movimento, da sempre impegnato nella valorizzazione dell'identità salentina,credo sia pronto a lanciare  oggi un appello accorato a tutti voi: scopriamo e valorizziamo le eccellenze culturali dei nostri comuni.

Ogni borgo, ogni città del Salento custodisce storie, artisti, tradizioni popolari, prodotti artigianali unici che rappresentano la nostra anima più profonda. È giunto il momento di farli emergere dalle ombre, di farli conoscere al mondo e di farli diventare i protagonisti di un grande progetto culturale che unisca il nostro territorio.

Propongo di avviare un percorso di collaborazione tra i comuni del Salento e gli iscritti al Movimento Regione Salento finalizzato a:

  • Organizzare eventi e manifestazioni che promuovano e valorizzino il patrimonio culturale salentino delle specifiche aree territoriali.
  • Creare una rete di collaborazione tra artisti, artigiani, associazioni culturali e istituzioni per la realizzazione di progetti comuni.
  • Promuovere il Salento come destinazione culturale di eccellenza a livello nazionale e internazionale con campagne media specifiche

Sono convinto che attraverso una sinergia tra le istituzioni locali, la società civile e il mondo della cultura, potremo costruire un futuro migliore per il nostro territorio, un futuro in cui la cultura sia motore di sviluppo e di identità, oltre e accanto al turismo e all'enogastronomia.

Valorizziamo l'identità salentina, salvaguardiamo e promuoviamo la nostra cultura. Questo non è solo uno slogan, ma un impegno concreto che dobbiamo assumere tutti insieme.

Vi invito, pertanto, a partecipare attivamente a questo progetto, a condividere le vostre idee e a mettervi a disposizione per costruire insieme un futuro più luminoso per il Salento.

Con l'augurio di una proficua collaborazione,

Stefano Donno -  Responsabile del Dipartimento Cultura Movimento Regione Salento (nella foto)


IMPIANTO EOLICO OFFSHORE OTRANTO-LEUCA DELLI NOCI LO DICA CHIARAMENTE: STA COL SALENTO O CON L’INVASORE? Intervento di Paolo Pagliaro

Un progetto colossale, che ricordiamo prevede l’installazione di 73 pale eoliche alte 315 metri, a soli 14 chilometri dalla costa, nello specchio di mare antistante i comuni di Otranto, Uggiano, Santa Cesarea Terme, Castro, Diso, Andrano, Tricase e Castrignano del Capo (Leuca). A questo si aggiunge una serie di opere di connessione a terra con la rete elettrica nazionale. Nella zona di La Fraula è previsto l’approdo, con lavori che comprendono una trivellazione e un cavidotto interrato di circa 1,5 chilometri tra la buca giunti e la stazione di trasformazione a Porto Badisco (una palazzina di due piani). Inoltre, è previsto un ulteriore cavidotto interrato di circa 39 chilometri, che collegherà la stazione lato mare con quella di trasformazione e, successivamente, con la stazione elettrica Terna a Galatina.
Queste opere attraverseranno territori ricchi di reperti archeologici e di straordinario valore paesaggistico, coinvolgendo ben 12 Comuni: Galatina, Cutrofiano, Corigliano d’Otranto, Melpignano, Maglie, Muro Leccese, Palmariggi, Giuggianello, Minervino di Lecce, Uggiano la Chiesa, Otranto e Santa Cesarea Terme.
Da oltre tre anni ci battiamo contro questo “mostro” che minaccia il nostro mare e la nostra terra, attraverso manifestazioni e la mobilitazione di un intero territorio che si ribella a questa invasione. Le delibere di ben 72 Comuni e il NO espresso dall’Assemblea dei sindaci della Provincia di Lecce testimoniano una chiara opposizione. Anche in Consiglio Regionale conduco questa battaglia da anni, con il fermo obiettivo di non permettere che la volontà del Salento e dei suoi cittadini venga calpestata.
Adesso contestiamo fortemente il parere – seppur non vincolante, ma di fatto favorevole – rilasciato il 6 dicembre dalla sezione Transizione Energetica dell’Assessorato guidato da Alessandro Delli Noci, nell’ambito del procedimento di Valutazione di Impatto Ambientale (VIA). È vero che la decisione finale spetta al Ministero, ma è altrettanto vero che il Ministero richiede un parere alla Regione. Ed è quantomeno singolare che a esprimersi non sia stato l’Assessorato all’Ambiente, che ha competenza diretta in materia, bensì quello allo Sviluppo Economico.
L’assessore Delli Noci, evidentemente punto sul vivo, ha replicato in maniera scomposta alle nostre fondate critiche. Vorrei ricordargli che mi occupo di questi temi e della difesa del Salento da quando lui aveva i calzoni corti. Noi siamo in battaglia ogni giorno, altro che campagna elettorale! Se c'è qualcuno che sta facendo propaganda utilizzando i sistemi del potere, è proprio lui. Gli chiedo, dunque, di smettere con le frecciatine e di rispondere chiaramente: è favorevole o contrario all’impianto offshore di Odra? Stiamo parlando di 73 pale galleggianti, alte 315 metri, che verrebbero collocate davanti a una delle coste più belle d’Italia.
Peraltro, non c'è ancora certezza su eventuali compensazioni economiche o ambientali per il territorio. La parola “compensazioni” sembra solo un’esca per cercare di convincere i sindaci contrari al progetto. Ma quando mettiamo sui due piatti della bilancia lo sfregio paesaggistico, certo e irreversibile, e i vantaggi, solo ipotetici, non abbiamo dubbi: la difesa e la salvaguardia del nostro patrimonio di bellezza e cultura sono priorità assolute.
Non siamo disposti a svenderci alle multinazionali che pretendono di imporre progetti inaccettabili. Questo progetto impatterebbe su una costa di inestimabile valore paesaggistico, storico e archeologico, un patrimonio che dovrebbe essere tutelato e non sacrificato. Noi non ci pieghiamo, né per un piatto di lenticchie, né per tutto l'oro del mondo.



RINNOVABILI, MRS: “NERVOSISMO DELLI NOCI, SERVE APPROCCIO ATTENTO E MIRATO”

Nota di Donato Pranzo e Domenico Serrone, Dipartimento Ambiente e Dipartimento Energia e Transizione Energetica del Movimento Regione Salento
«Le recenti dichiarazioni dell’Assessore Delli Noci evidenziano un nervosismo che non può passare inosservato. La questione più preoccupante, però, è che l’Assessore sembra non aver colto appieno il contenuto del parere tecnico redatto dal dirigente del Dipartimento Sviluppo Economico, Sezione Transizione Energetica. Riteniamo doveroso riportare quanto affermato nel documento tecnico:“In conclusione, Odra si configura come un progetto chiave per la crescita del Paese, con importanti ricadute in ambito ambientale, energetico ed economico”.
A questo proposito, poniamo alcune domande fondamentali all’Assessore Delli Noci:
quali sarebbero, nello specifico, le “importanti ricadute in ambito ambientale” a cui fa riferimento il suo Dirigente?
Non era forse solo un “mero contributo tecnico-istruttorio”, come lo stesso Assessore ha dichiarato, il parere del Dirigente?
Quando si parla di “impatto ambientale”, ci si riferisce agli impatti positivi derivanti dalla produzione di energia rinnovabile, o si intendono anche i possibili impatti negativi sul patrimonio paesaggistico e vincolato? Oppure, si fa riferimento alle conseguenze economiche che potrebbero colpire i pescatori e altre attività produttive, oltre al rischio di rendere il territorio meno attrattivo per il turismo balneare e per l’indotto?
Se il parere tecnico del Dirigente si spinge fino a considerazioni di carattere ambientale, è indispensabile che venga delineato un quadro completo che tenga conto di tutte le sfaccettature. Lo sviluppo energetico deve essere accompagnato da un approccio equilibrato che coniughi progresso e tutela del patrimonio ambientale e culturale. Solo così possiamo garantire una transizione energetica davvero sostenibile e rispettosa delle comunità locali.
Anzi, ci aspettavamo che la Regione Puglia partecipasse all’invio delle osservazioni al Ministero per evidenziare le criticità delle opere di connessione onshore alla Fraula e gli impatti in area offshore tutelata.
La Puglia ha già dato moltissimo in termini di produzione energetica da fonti rinnovabili. Ora è necessario un approccio più attento e mirato, che privilegi la realizzazione di nuovi impianti in aree prive di vincoli, sia offshore che onshore. Dobbiamo evitare di compromettere ulteriormente i nostri territori, già sottoposti a pressioni significative, assicurandoci che le nostre politiche energetiche siano sostenibili nel lungo periodo.
La posta in gioco è altissima. Per questo motivo, invitiamo tutti i soggetti coinvolti a operare con la massima trasparenza e chiarezza, in questa delicata fase di decisioni strategiche per il futuro del nostro territorio».



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