sabato 8 marzo 2025
venerdì 7 marzo 2025
L’intelligenza artificiale che prevede l’ictus: il leccese Daniele Lezzi protagonista al Mobile World Congress di Barcellona con la sua OneCareAI
Si chiama OneCareAI è una rivelazione nel campo dell’intelligenza artificiale; ha dimostrato come l’A.I. possa essere utilizzata per affrontare sfide importanti nel settore sanitario; ha partecipato alla prestigiosa vetrina del Mobile World Congress di Barcellona ed è guidata da due italiani: Daniele Lezzi, di Lecce e Davide Cirillo, di Roma.
La loro azienda è spin-off del Barcelona Supercomputing Center (BSC), un centro di ricerca di fama mondiale specializzato nel calcolo ad alte prestazioni e nell'analisi dei dati; e sviluppa soluzioni innovative che mirano a migliorare la diagnosi e la gestione dei fattori di rischio legati a una delle patologie con maggior tasso di mortalità e di compromissione della qualità della vita delle persone colpite. Gli ictus, infatti, sono tra le patologie più frequenti e possono portare a disabilità permanenti; influenzando la mobilità, la comunicazione e le capacità cognitive.
OneCareAI, utilizzando algoritmi avanzati e analisi dei dati per fornire informazioni utili ai professionisti della salute, si dedica proprio alla prevenzione di questa patologia, un problema di salute globale che colpisce milioni di persone ogni anno.
La prevenzione è fondamentale, e questo è esattamente ciò su cui si concentra OneCareAI, utilizzando l'intelligenza artificiale per identificare i pazienti a rischio e migliorare le strategie di intervento tempestivo.
La partecipazione di OneCareAI al Mobile World Congress di Barcellona ha rappresentato un'importante opportunità, oltre che riconoscimento del prestigio, perché ha permesso all'azienda di posizionarsi come un attore chiave nel panorama della salute digitale.
Daniele Lezzi, nonostante si sia stabilito da diversi anni a Barcellona, dove vive con la moglie Natalia e i figli Giulio e Daniela; ha mantenuto saldo il legame con la sua terra d'origine e con la sua famiglia. La sua azienda, OneCareAI, ha partecipato al programma 4 Years From Now all’interno del Mobile World Congress 2025 con oltre 100.000 innovatori che si sono ritrovai per scoprire le ultime tendenze, tra nuovi dispositivi, software all’avanguardia e visioni sul futuro.
OneCareAI, il cui co-fondatore è Daniele Lezzi, era presente e ha riscosso successo. Un riconoscimento che vede protagonista Daniele e rende orgoglioso di lui Lecce e il Salento. Lo abbiamo intervistato.
Daniele Lezzi, cosa significa per OneCareAI prendere parte a quello che è il gotha dell’industria mobile
“Il Mobile, ed in particolare il 4YFN dedicato alle startup, è un evento che da una visibilità incredibile. La quantità ma soprattutto qualità del networking è di altissimo livello. La presenza nello stand del BSC inoltre ha incrementato il numero di contatti grazie alle attività di networking organizzate nei 4 giorni con responsabili della sanità pubblica e privata e di istituzioni catalane".
Come è nata l'idea di OneCareAI e qual è la missione principale dell'azienda
“OneCareAI nasce da un progetto europeo, AI-SPRINT, che ha visto il BSC come partner tanto a livello tecnologico quanto come sviluppatore di un caso di uso su digital health. Abbiamo visto che c’era una opportunità di portare l’idea oltre il limite temporale del progetto e di dare un focus commerciale. Da li abbiamo iniziato una serie di attività di innovazione col supporto del BSC e di altre realtà locali ed abbiamo partecipato a diversi programmi di pre-accelerazione. La missione dell’azienda è di trasferire il know-how tecnologico sviluppato nel BSC al mercato, con un risalto su modelli di IA per la prevenzione del ictus”.
L'ictus è una delle principali cause di morte a livello globale. Come la vostra soluzione AI contribuisce alla sua prevenzione e quali risultati avete ottenuto finora
“Abbiamo sviluppato un modello di IA capace di mettere in relazione dati di elettrocardiogrammi con dati genomici ed altri bio marcatori associati al rischio di ictus. Fino ad oggi questi fattori venivano trattati in maniera separata e non con una soluzione integrata come la nostra. Tramite l’uso di dispositivi wearables come smartwatches rendiamo più facile la prevenzione includendo gruppi di persone non solitamente inclusi nella valutazione del rischio”.
L'evoluzione dell'intelligenza artificiale nel campo della sanità, nei prossimi 5-10 anni e quale ruolo intende giocare OneCareAI in questo contesto
“L’intelligenza artificiale è ormai presente in tutti i settori della salute digitale. L’uso di nuove tecniche e soprattutto la disponibilità maggiore di risorse computazionali permette di allenare modelli sempre più precisi e potenti. OneCareAI nasce come spin-off di uno dei centri di ricerca sul super calcolo più grandi del mondo e dotato di conoscenze e strumenti per lo sviluppo di applicazioni per la salute all’avanguardia”.
Qual è il prossimo step di OneCareAi
"Per il futuro abbiamo già definito un roadmap che include attività di protezione della tecnologia, e di regolamentazione medica. Puntiamo ad avere il certificato di software medico nel 2027. In questo modo avremo accesso al mercato attraverso una certificazione di software medico".
Sabato 8 marzo | TREPUZZI (LE) | "Stoc Ddo’ – io sto qua" con Sara Bevilacqua nell'Auditorium Zona Santi
Sabato 8 marzo alle 19:30 (ingresso
gratuito con prenotazione 3207087223) nell'Auditorium Zona Santi in
via Torquato Tasso di Trepuzzi, in provincia
di Lecce, per il progetto "(Di)Versi - L’albo illustrato
come strumento di inclusione", ideato da BlaBlaBLa con
il sostegno del Comune di Trepuzzi | Assessorato alla Politiche sociali, in
occasione della Giornata internazionale della Donna, la
compagnia Meridiani Perduti presenta "Stoc Ddo’ -
Io sto qua", interpretato e diretto da Sara Bevilacqua con
drammaturgia di Osvaldo Capraro.
Il giovane barese Michele Fazio non ha ancora compiuto sedici anni quando viene
colpito per errore durante un regolamento di conti tra clan rivali. La vita di
Lella, da quella sera, muta radicalmente direzione. Giorno dopo giorno, con la
sola presenza di madre ferita, impone le esigenze della giustizia ai clan,
denunciando, testimoniando, puntando gli occhi negli occhi di chi vuole imporle
il silenzio: io non fuggo, e nemmeno chiudo la porta di casa: “Stocddò”. Da
dove, Lella, ha tratto la forza per combattere una guerra che non l’ha mai
vista abbassare lo sguardo? Dall’esempio di sua mamma, cumma’ Nenette, donna
determinata nell’educare i figli alla sostanza delle cose. Dal sostegno del
marito Pinuccio, della famiglia e della gente del quartiere. Ma, soprattutto,
dal dialogo mai interrotto con Michele, il garzone allegro, l’angelo di Bari
Vecchia. Un dialogo, quello con suo figlio, che nessun ostacolo riuscirà mai a
impedire, nemmeno la morte.
Meridiani Perduti è una compagnia che nasce a Brindisi nel 2009 da
un’idea di Sara Bevilacqua e Daniele Guarini. Dal 2011 porta avanti un progetto
di recupero della memoria storica attraverso un percorso di teatro narrazione
che nasce da una approfondita ricerca condotta sul territorio. Meridiani
Perduti è inoltre costante collaboratrice di importanti realtà nazionali, come
la Compagnia del Sole di Flavio Albanese e Marinella Anaclerio. Collabora con
Teatro Pubblico Pugliese e Fondazione Nuovo Teatro Verdi e la Coop. Thalassia,
nell’ambito di Teatri Abitati. Le sue produzioni, ed in particolare i corti
teatrali diretti ed interpretati da Sara Bevilacqua, sono stati insigniti di
importanti premi nazionali come Teatro in.corto – Cada Die Teatro (Cagliari),
TrenOff – Instabili Vaganti (Bologna) e Festival Teatri Riflessi (Catania).
L’idea alla base del progetto (Di)Versi di BlaBlaBla è che le
storie possano contribuire a diffondere maggiore giustizia sociale e cultura
dell’accoglienza. Le narrazioni sono infatti in grado di abbattere le barriere
linguistiche intercettando il lettore o l’ascoltatore sul piano sensoriale:
sollecitato visivamente, sospinto nel processo interpretativo, che segue strade
personali condizionate dai vissuti individuali.
Sabato 8, domenica 9, mercoledì 12 marzo | SALENTO | Francesca Malerba presenta il romanzo “Sono bella per te” a Noha, Lecce e Galatina
«Penso che questa pioggia
mi pulisce dagli ultimi residui, penso che questo è il battesimo della mia
nuova vita, penso che sono morta e poi rinata, penso che sono tornata o forse
non ancora»: “Sono bella per te” è il titolo del nuovo romanzo di Francesca
Malerba, appena uscito per All Around. L’autrice salentina,
ricercatrice nel campo delle neuroscienze, presenterà il libro all’Arci
Levera di Noha (sabato 8 marzo alle 17:30 con Anna
Lisa Marinello e Francesca Corchia), alle Officine Cantelmo di Lecce (domenica
9 marzo alle 17:30 con Osvaldo Piliego), nell’ambito della
rassegna "Nel frattempo" di Diffondiamo idee di valore |
Conversazioni sul futuro e del "Sei Young" di Coolclub, prima del
concerto della band Delicatoni, e alla Libreria Viva Athena di Galatina,
in collaborazione con "Il galatino" (mercoledì 12 alle 18:30 con
Maria Grazia Anastasia e Antonio De Donno).
Nel romanzo Anna e Daniele si incontrano e si innamorano. Lei, romana, reduce
da un matrimonio fallito, si è costruita una vita appagante tra il lavoro di
fisioterapista, la passione per la danza, il volontariato e due solide
amicizie. Daniele, insegnante precario, di 10 anni più giovane di Anna, ha
lasciato il suo piccolo paese nel Salento per inseguire il sogno di sfondare
nel cinema. La loro storia, dopo un inizio faticoso, procede come sulle
montagne russe. Si susseguono crisi, litigi, malintesi, ma la relazione riesce
sempre a recuperare quota e resiste, oleata da una profonda intesa sessuale.
Fino al punto di rottura, improvviso: Daniele e Anna non sono più gli stessi.
Lui, da fragile e indifeso, appare ora spregiudicato, mentre la personalità di
Anna lentamente si è sfibrata, nel tentativo di dipanarsi tra dubbi e
insicurezze. La narrazione è affidata interamente alla voce di Anna, che
trasmette al lettore la sua percezione dei fatti, a tratti confusa e
disordinata. Il flusso di coscienza si alterna a dialoghi e conversazioni su
WhatsApp, in una lingua semplice e immediata, arricchita da espressioni in
romanesco. I quartieri popolari di una Roma contemporanea e variopinta
diventano quasi personaggi del romanzo, facendo da sfondo alla vicenda. "Sono
bella per te" racconta un altro volto della violenza, quella che non
lascia segni sulla pelle. “L’abuso psicologico è una forma di violenza sottile
e invisibile, ma dalle conseguenze profondamente invalidanti”, scrive Ilaria
Consolo, psicologa, psicoterapeuta e sessuologa esperta di dipendenze
patologiche, nella postfazione che arricchisce il romanzo. Come in
"Salento Rock", romanzo d’esordio di Francesca Malerba, anche in
"Sono bella per te" l’intento è divulgativo: sensibilizzare e far
riflettere su una forma di violenza spesso difficile da riconoscere, che, pur
non lasciando lividi, può ferire con la stessa intensità della violenza fisica
e avere conseguenze altrettanto gravi. La violenza psicologica, pur non
basandosi sulla forza fisica, è perpetrata nella stragrande maggioranza dei
casi dall’uomo sulla donna, configurandosi come una forma di violenza di
genere.
Francesca Malerba, originaria di Galatina e residente a Roma, lavora
come ricercatrice nel campo delle neuroscienze tra Roma e Lecce. Insegna e
studia danza, è autrice del romanzo Salento rock e di racconti. Attiva nella
divulgazione scientifica, ha contribuito alla realizzazione della graphic novel
Rita Levi-Montalcini, una donna di frontiera (EBRI-Senato della Repubblica,
2016), ha scritto i testi dell’agenda Dove ho la testa sulle donne nella
scienza (All Around, 2024).
Info www.edizioniallaround.it.
LECCE
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