Gentili Dirigenti,
come donne dell’Associazione Bari Città per le
Donne – realtà impegnata nella promozione della parità di genere, del rispetto
e della cultura della non violenza – e come madri, ci sentiamo in dovere di
condividere con voi alcune riflessioni in merito alla notizia dell’eventuale
invito di Mario Cipollini presso una scuola del territorio per un incontro con
gli studenti.
Comprendiamo il valore che può avere, per le
ragazze e i ragazzi, il confronto con figure dello sport di alto livello.
Tuttavia, riteniamo importante interrogarsi sul tipo di esempio che un
personaggio pubblico porta con sé, soprattutto quando è chiamato a parlare
all’interno di un’istituzione educativa.
Il signor Cipollini è stato condannato in primo
grado per reati gravi legati a violenza domestica e maltrattamenti nei
confronti dell’ex moglie. Al di là dell’iter giudiziario ancora in corso,
riteniamo che questi fatti non possano essere ignorati o slegati dalla figura
pubblica che si intende proporre come interlocutore ai nostri figli e figlie.
Questa riflessione ci appare ancor più urgente e
necessaria alla luce dei tragici eventi di cronaca che hanno scosso il Paese
proprio negli ultimi giorni: due femminicidi in una sola settimana, l’ennesima,
drammatica conferma di quanto la violenza di genere sia una piaga profonda e
sistemica, che coinvolge e chiama in causa l’intera società, a partire dai
luoghi dell’educazione.
Di fronte a questi fatti, ci chiediamo con
forza: è davvero questo il momento di offrire visibilità, in un contesto
scolastico, a una figura che porta con sé accuse e comportamenti così
problematici? Che valore educativo può avere questo incontro? Quale messaggio
trasmettiamo ai nostri ragazzi e – soprattutto – alle nostre ragazze?
Crediamo nella scuola come luogo centrale nella
formazione del pensiero critico e del rispetto reciproco. Per questo chiediamo
con rispetto, ma anche con determinazione, che si valuti con la massima
attenzione l’opportunità di questa iniziativa, tenendo conto non solo dei
successi sportivi, ma anche del contesto culturale e sociale in cui viviamo e
dell’esempio che ogni ospite rappresenta.
Restiamo naturalmente disponibili a un
confronto, certi che ci accomuni l’obiettivo di costruire un futuro più giusto,
più consapevole e più libero da ogni forma di violenza.
Con cordialità,
Bari Città per le Donne
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